mercoledì 5 dicembre 2012

Alla ricerca del lato positivo

Ed eccomi qui, che in teoria dovrei essere al lavoro ma in pratica non lo sono. Sono in attesa di non ricevere telefonate, almeno per stamattina. Perché di questi tempi il telefono è diventato il mio peggior aminemico. Telefonate, SMS, ritelefonate e poi spiegazioni e rispiegazioni. Cioè in pratica non faccio altro che telefonare. Ah sì e prendermi male, faccio anche quello.
In pratica sono riuscita a posticipare di una settimana il mio rientro al lavoro. Vista la situazione, iniziare ieri non mi sembrava proprio possibile.
E così dopo un fine settimana di arrovellamenti e di telefonate (con la Tagesmutter, la responsabile della Tagesmutter, il mio collega, la mia collega, la mia capa, mia zia, le amiche e chi più ne ha...) la mia sostituta (incinta di 7 mesi, perché a quanto pare siamo l'angolo della fertilità) mi sostituisce ancora per qualche giorno (santa subito!), nella speranza che le cose possano andare meglio. Per chi non avesse seguito la vicenda ho qualche problema di affidamento del bebito (che in pratica non riesce più a stare con la sua mamma-diurna).

Così la settimana è partita gasata (vollgas, come dicono qui) e mi sono detta "le cose funzionano basta crederci". Perché io comincio a pensare che il bebito sia dotato di poteri magici: ti fa credere di essere uno che non è in chiaro su dove sia il suo naso, ma in realtà sa molte cose più di te, tipo che sa anche le cose che senti ma che non vorresti dire. Quindi la regola numero uno è quella di pensare positivo, che tutto si aggiusta, che  abbiamo avuto tutti un momento un po' così ma che poi passa. L'importante è guardare il lato positivo delle cose.
Il problema è che mi ci sto mettendo d'impegno con sta storia del lato positivo, ma proprio non mi riesce.
Diciamo che lunedì è andata benino, il bebito ha iniziato a piangere a metà mattinata ma a quanto pare la Tagesmutter è riuscita a gestire il panico (suo) e l'ha calmato (prima naturalmente però mi ha chiamata, giusto per farmi stare su col morale). Martedì un disastro. Oggi non si sa. Vorrei dirvi di più ma la situazione è talmente surreale che non mi credereste. Davvero.
E quindi ieri ho avuto veramente un momento da presa male vera. E' che parliamoci chiaro: io lì mica ce lo vorrei lasciare il problema sono le alternative, che in pratica scarseggiano.
E poi, siccome io sono una che pensa sempre in grande, è mai possibile ritrovarsi in una situazione del genere? cioè ritrovarsi a non riuscire a conciliare bebé e lavoro per quattro striminzite ore al giorno? Ti saluto se avevo una carriera all'UBS. Ma è una roba normale? no qualcuno me lo dica perché altrimenti comincio a pensare che siamo noi, gli strani.
E come se non bastasse mi sento in colpa, tremendamente in colpa, tipo che se potessi mollerei tutto e starei a casa a fare la Desperate housewife. Il problema è che non possiamo permettercelo. Così ho pensato anche che fosse una buona idea quella di mollare tutto e di andare a vivere in Sud America. Il mio compagno però non è d'accordo. E vabbé.
Comunque...lunedì ho passato tutta la mattinata riflettendo e camminando. Mi sono ritrovata a passeggiare in centro alle otto di mattina, bighellonando per far passare il tempo. E in fondo mi è anche piaciuto. Mi sono accorta, tra le altre cose, che è quasi Natale e che in città sono sbarcate orde di turisti latini alla ricerca dei famigerati mercatini (e si riconoscono dalle giacche a vento poco tecniche ma molto sgargianti e dalle cartine alla mano). Mi sono accorta che nevica e che nevicherà tutta la settimana. Mi sono accorta che fa freddo e che è non è poi tanto male avere la possibilità di fare colazione tranquilli al bar, mangiando gipfel e bevendo latte macchiato.
Oh! Visto! Io ci sto dando dentro con il lato positivo. Adesso quello che ci serve è un po' di culo. Suvvia.

4 commenti:

  1. Forza Rosy, foooorza!
    Vedrai che andrà sempre meglio e tu e il bebito troverete la tranquillità! :)
    Ti mando un forte abbraccio e un bacione!

    Marta

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  2. Io ci credo nel Pensiero Positivo. Pensa che Raul mi dice che se io sbuffo un "Oh no è tardi si addormenterà isterico" mi risponde "Guarda che se lo dici così ti tiri la sfiga da sola, lui sente l'energia negativa".

    Non so dirti se è vero, però conto fino a 10 prima di pensare qualcosa di negativo e effettivamente funziona. Funziona perché -credo- io per prima non agisco in modo negativo, cioè stressandomi e stressandolo.

    Credo che il bebito pianga tanto perché ... eh.... perché sente che devi andare via. E se fosse che vuoi andare via e lo lasci in ottime mani, il tuo "ottimismo" non lo contagia? E credo davvero che devi rassicurare la tagesmutter, sempre per lo stesso discorso, abbraccia lei quando stai per uscire!!

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    1. Alla fine il progetto Tagesmutter è miseramente fallito...mmmmmmmmmmmm uff!

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