giovedì 26 luglio 2012

Il bebito mi ha tradito


Della serie: non insegnate ai bambini la vostra morale.
Ebbene il bebito mi ha tradito.
L'aggeggio che vedete raffigurato nella fotografia è un maxi cosi, detto anche ovetto, detto anche seggiolino-per-la-macchina-ideale-per-neonati.
Causa breve spostamento in auto, ho chiesto in prestito tale aggeggione ad un'amica. L'affarone è poi rimasto parcheggiato in salotto per qualche tempo, nell'attesa di essere fatto sparire il più presto possibile.
Poi in un giorno difficile, il bebito urlante ci è stato appoggiato per un brevissimo, insignificante istante. E ha gradito.
Io e il mio compagno abbiamo fatto finta di non accorgercene, naturalmente.
Qualche giorno dopo ho ripetuto l'esperimento e ....il bebito ha sorriso di gusto, per la prima volta.
Ecco. In pratica mio figlio ama l'accessorio. Quindi da quel dì il maxi cosi ha trovato posto in cucina, per far posto alle chiappine della mia creatura. Almeno ad ore pasti.

martedì 24 luglio 2012

Ninna nanna


Duerme negrito - Mercedes Sosa

“Duerme duerme negrito
que tu mama ‘ta en el campo negrito
duerme duerme mobila
que tu mama ‘ta en el campo mobila
Te va trae’ codornices para ti
te va trae’ rica fruta para ti
te va trae’ carne de cerdo para ti
te va trae’ muchas cosas para ti
y si negro no se duerme
viene el diablo blanco y zas!
le come la patita chicapumba
chicapumba apumba chicapum …
Duerme duerme negrito
que tu mama ‘ta en el campo negrito
Trabajando, trabajando duramente
trabajando si, trabajando y va de luto
trabajando si
Trabajando y no le pagan
trabajando si
Trabajando y va tosiendo
trabajando si
Pa’l negrito chiquitito
pa’l negrito si
Trabajando si, trabajando si
Duerme duerme negrito
que tu mama ‘ta en el campo negrito
Negrito … Negrito …”.

sabato 21 luglio 2012

“Dare alla Luce” by Mandy Greer

La nascita non termina il giorno in cui vieni al mondo, quel giorno è solo l'inizio: il giorno in cui hai lasciato il ventre di tua madre, non sei nato, hai iniziato a nascere.

Osho

giovedì 19 luglio 2012

Questione di metodo

Qual'è secondo voi la domanda che più frequentemente viene posta ad una neomamma? ve lo dico io,  è la seguente: "è bravo? dorme?".
Ebbene sì, binomio neonati-sonno è uno degli argomenti più discussi, dibattuti e spaventosi dell'universo maternità. Diciamo che in generale è anche uno dei problemi più spinosi.
Gironzolando per vari forum per mamme, non ho potuto fare a meno di notare quanto l'argomento sia dibattuto e quanto il sonno del bambino (e rispettivamente dei genitori) sia una delle principali fonti di ansie, preoccupazioni e esaurimenti nervosi.
Nei vari forum se ne leggono un po' di tutti i colori: c'è chi canta la ninna nanna fino a non poterne più, c'è chi passeggia per casa alle tre di notte saltellando su di un piede solo, c'è chi tira fuori la macchina dal garage e porta la creatura insonne a farsi un giretto in piena notte.

giovedì 12 luglio 2012

Si sa che la gente da buoni consigli se non può più dare dare cattivo esempio

I buoni consigli sono sempre bene accetti. O almeno così dovrebbe essere.
Il problemino è che per ciò che riguarda l'educazione dei neonati tutti, ma proprio tutti, hanno dei buoni consigli. C'è chi ha avuto dieci figli, c'è chi non ne ha avuti affatto e c'è chi ne ha avuto qualcuno ma circa 40 anni fa. Insomma ognuno dice la sua anche se nessuno ha idea di cosa sia necessario fare con la creatura in specifica questione.
La regola per una neomamma è la seguente: dire "ah ah" e poi fare quello che si vuole. Questa è la regola che i consigliatori ci hanno consigliato  di seguire, naturalmente. Il problema è che tutti questi consigli a volte finiscono per snervarci o peggio confonderci e riempirci d'insicurezze.

Giusto per farsi una risatina. Pare che la frase sia scritta su una T-shirt. Nutrici pride!

domenica 8 luglio 2012

Un letto di rose

Un letto di rose o meglio: non è tutto oro quello che luccica.
Avevo deciso di non scrivere un post come questo, ma poi va a finire che mi si dice che la faccio facile. E quindi lo scrivo lo stesso. Prendiamolo però con le pinze o con un pizzico di ironia. 

Nel momento in cui una donna rimane incinta, dopo gli iniziali complimenti e auguroni, tende a partire il terrorismo della gravida. Ovvero: non sai quello che ti aspetta, povera te! E se tu tenti di dire che ti stai informando, stai leggendo molto, che ti senti carica, otterrai solo sguardi compassionevoli. Forse non è per tutti così, ma nel mio caso ho incontrato più persone tendenzialmente negative che incoraggianti. Naturalmente qualcuno che mi ha detto cose tipo "divertiti, è uno dei momenti più belli e passa così in fretta" (e l'ha detto senza sarcasmo!) c'è stato, ma l'opinione generale è che una giovane donna che diventa madre va incontro ad uno dei periodi più difficili e stressanti della sua vita. 
E ora che sono una neomadre cosa mi sento di dire? Che è bellissimo. Sinceramente. Ma è anche dura, ovviamente. Fino ad ora sono molto felice di aver scelto un approccio ad alto contatto e credo che questo mi abbia messo al riparo da molti, ma proprio molti, problemi. Prendersi cura del bebito senza aver paura di viziarlo, spupazzandoselo senza limiti, mi aiuta. Naturalmente però non è sempre tutto rose e fiori e qualche magagna arriva per tutti. Quindi se avete in cantiere un bebé sappiate che ci sono delle cosine che a volte sono proprio un tantino difficoltose. Vediamo quali mi vengono in mente.

Avevo giusto delle cose da fare
Ovvero oggi avevo proprio in mente di lavare la cucina, comprare il pane, fare un giro in centro, andare a trovare un'amica o semplicemente lavarmi i capelli. Ecco. Io l'avevo in mente, lui no. Anzi lui aveva giusto in mente di starsene a casa sul divano a ciucciare a momenti alterni. Sappiate che non è proprio tutti i giorni così. Ma capita spesso. E all'inizio ci si sente un po' agli arresti domiciliari. 

Dimmi perché piangi
I neonati piangono, che novità. Piangono perché hanno bisogno di qualcosa. Siccome all'inizio le loro esigenze sono piuttosto semplici, ma il linguaggio di comunicazione può risultare complicato io, per non sbagliare, le provo tutte: ti prendo in braccio, ti do la tetta, facciamo un riposino, ti canto una canzoncina. Di solito va bene, ma sappiate che a volte non basta. E se non basta sono cacchi amari. Nell'ultima settimana, in quella fascia oraria che va dalle otto a mezzanotte c'è tendenza allo scatenamento generale. Pare siano coliche oppure l'accumulo di stress della giornata...o un po' tutte e due le cose; sta di fatto che il bebito sembra stare davvero male e quindi piange. 
Detto così in teoria non fa nessun effetto, voglio dire si sa che i neonati a volte piangono ed è una cosa apparentemente normale. Nella pratica è piuttosto sorprendente perché il bebito riesce a raggiungere i 90 decibel circa e la cosa mi crea non poco stress. Per il momento funziona: la posizione dell'aereo (a pancia in già sull'avambraccio muovendolo qua e la dicendo "vola, vola, volaaaa"), la posizione del "bongo" (a pancia in giù sulle mie cosce mentre faccio il bongo sul suo fondoschiena ascoltando Bob Marley), le chansons françaises (delle quali invento le parole) e le passeggiate nella fascia. Non è difficile capire che le mie serate sono piuttosto cambiate rispetto a prima.

Pensavo di essere un po' più in forma
Appena passati i malanni dovuti al cesareo ho dovuto far fronte ad altre magagne. La prima è stata il colpo della strega. Ho tirato su il bebito e zac, è bastato quello per mettermi ko una notte e un giorno, con conseguenze non difficili da immaginare (e meno male che esiste l'osteopatia).
Passati i problemi alla schiena è sopraggiunto il super "riflesso di emissione", ovvero il latte esce con troppa pressione e il bebito si strozza. Ora va meglio, ma è arrivato il "mughetto", che non è un fiorellino ma una roba noiosa della quale non ho nemmeno voglia di parlare. Insomma pare che all'inizio sia un po' così. Resistiamo.

Saturday night
"Amore, stasera c'è un bel documentario in televisione"
"a che ora inizia?"
"a mezzanotte"
"COSI' TARDI??"
Ed è sabato sera.

Mi casa es tu casa
Naturalmente l'arrivo di un bebé porta con sé felicità ed entusiasmo. In tutta la famiglia. Quindi bisogna prepararsi alla convivenza un tantino forzata con parenti e amici, tutti tanto carini e mossi dalle migliori intenzioni. Ma dopo un po'...

Queste sono le cosucce che mi vengono in mente. E naturalmente ce ne saranno altre. Ma mi sento pronta ad affrontarle. E lasciatemi una cosa ai terroristi delle gravide: checché se ne dica, fare la mamma è veramente cool.

mercoledì 4 luglio 2012

Ma quanto mi costi?

Ho sentito più volte dire che i giovani non fanno figli perché costano troppo. E anche perché al giorno d'oggi si vuole offrire tutto il meglio per il proprio bambino (motivo per il quale, tra l'altro, molti fanno un figlio solo).
Naturalmente anch'io mi sono posta il problema, ma quando il test di gravidanza è risultato positivo ho avuto altro a cui pensare, o meglio...diciamo non ho ritenuto che gli acquisti fossero una priorità.
Ad un certo punto però bisogna iniziare a pensarci; si sa l'arrivo di un bambino va preparato soprattutto acquistando un sacco di cose.
E quindi mi sono chiesta: cosa devo comprare? cosa serve?
Così ho chiesto ad un'amica una fantomatica "lista acquisti" e lì mi è preso un colpo.
Punto primo: viviamo  in due locali e mezzo...dove avremmo messo tutta quella roba? Oddio dobbiamo trovare una casa nuova!
Punto secondo: ma quanto mi costi? Oddio forse dovremmo farci regalare dei soldi o meglio ancora fare una "lista bebé" tipo lista nozze.
Punto terzo: accidenti un bebé fa impennare i consumi in maniera esorbitante! E chi lo sapeva che avere un figlio avesse tutto questo impatto ambientale! Oddio!
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